Alla riunione convocata dal sindaco Ferraioli insieme agli assessori Maria D’Aniello e Maria Immacolata D’Aniello c’erano il presidente Confesercenti Angri Aldo Severino, con Maurizio Orlando del consiglio direttivo Confesercenti e la presidente della Confcommercio locale Marilù Ferrigno. È stato richiesto di allentare la morsa per i cittadini e i commercianti, rivedendo il criterio dell’ordinanza della spesa in ordine alfabetico. Il sindaco era già aperto a una rimodulazione che però ha subito una battuta d’arresto a causa dell’ultima impennata di contagi.
Ora però le attività hanno bisogno di ripartire, i negozi di riaprire le porte, gli artigiani di avviare le proprie macchine e, poichè, dal 4 maggio il governo darà il via a un’apertura graduale di tutto il tessuto economico e produttivo, anche Angri dovrà farsi trovare pronta per facilitare i commercianti, ma allo stesso tempo per dare sicurezza ai cittadini che dovranno affrontare la nuova realtà igienico sanitaria.
Togliere vincoli alla spesa.
“È giunta l’ora di rimodulare o eliminare la spesa in ordine alfabetico – dice Aldo Severino presidente Confesercenti Angri e presidente vicario Confesercenti provinciale Salerno – ci si deve affidare ora al buon senso di ognuno di noi, perciò chiediamo all’amministrazione di cambiare metodologia, per far rifiatare un po’ l’economia. È opportuno cominciare a pianificare in che modo bisogna ripartire altrimenti, passata l’emergenza epidemiologica, il problema economico e sociale sarà grave”.
Stessa posrizione condivisa dal vicepresidente Confesercenti Angri Leonardo D’Antuono titolare del bar Ribò, e Domenico Giorgio titolare del bar Busciè, i quali non riaprono il 27 aprile e come loro molti altri commercianti perché hanno valutato troppo stringente l’ordinanza del Governatore De Luca, ma propensi sul territorio a un cambio di rotta, riguardo le restrizioni e il contenimento del contagio. Anche Maurizio Orlando del consiglio direttivo Confesercenti e titolare dell’attività “Peppe ‘o Piezz” si è espresso nell’incontro in maniera favorevole a una ripresa graduale ma indispensabile del circuito commerciale.
Le richieste delle associazioni di categoria.
Per quello che riguarderà il distanziamento sociale, molti locali pubblici e attività avranno bisogno di più metri quadrati per far rispettare la distanza tra agli eventuali avventori. In virtù di questo, Severino chiede all’amministrazione di concedere spazi pubblici laddove possibile, senza far pagare nessuna tassa fino alla fine del periodo dell’emergenza, oltre, come già chiesto, di fare slittare, ed eventualmente rimodulare, le scadenze degli altri tributi comunali, anche quelli affidati a terzi concessionari.
(la foto è per gentile concessione di Agro24)